Il mio primo contest…

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Ripensando a tante cose, effettivamente una delle esperienze più belle in assoluto che ho potuto provare è proprio l’esperienza di mettermi in competizione con altre 350 persone.
Vivevo con la mia ex fidanzata e ricordo che ero stato invitato su Facebook a questo evento a Milano.
Consisteva nell’inviare le foto delle mani, entrambe, senza anelli nè tatuaggi e si divideva in 2 fasi. Bellezza ed utilizzo.
Bellezza, beh chiaro no?! Una regia di 23 ragazze, guardavano e davano dei punteggi da 1 a 10. Preso 210 punti. Passato al primo turno e mi sono portato dietro altri circa 200 aspiranti.
L’utilizzo consisteva nel decidere una delle 23 ragazze e “masturbarla”.
La prova l’ho dovuta fare 3 volte. Con 3 ragazze diverse.
Eravamo rimasti 5. Che fare? Si crea un ulteriore prova, con una ragazza, la ragazza che organizzava l’evento.
Ricordo molto bene l’ultima prova. Lei era alta 1,70 circa, con delle curve, mora di capelli ma 2 occhi azzurro ghiaccio che avrebbero ucciso qualunque uomo l’avesse guardata dall’alto verso il basso. Quello che ricordo di lei era il suo rossetto giallo…
Salii sul palco, io e lei, dei 5 ero il penultimo. Lei si sedette sulla poltrona, aprì le sue gambe e mi disse: DAI RAGAZZO, VAI ALLA RICERCA DELLE MIE LACRIME DENSE!
Io mi inginocchiai, davanti a lei. Guardandola negli occhi, senza neanche dire una parola, levai il maglioncino e tirai su le maniche, piano piano, e continuavo a mettere in mostra il mio gioiello, le mie mani.
Appoggiai in primis il mio pollice della mano destra, sul suo clitoride e non vidi nessun cenno. Allora, utilizzando l’indice e il medio della mano sinistra, scoprii il clitoride e con l’indice della mano sinistra, dopo averlo inumidito con la lingua mentre il mio sguardo era rivolto sempre verso i suoi occhi, si appoggiò sul suo grilletto. Ricordo che era morbido, profumato…
Il gioco cominciava a piacere, a quanto pare…
Una volta che riuscii a trovare la posizione giusta, il mio indice e il mio medio della mano sinistra si staccarono dal suo corpo, le inumidii un po’ e piano piano andavo alla ricerca del suo orifizio, più in basso.
Il suo capo chinato mi faceva capire che il gesto ed il momento era giusto. Così piano piano infilai, cm dopo cm, le mie dita con il palmo rivolto verso il basso. “La pistola” era servita. Era già di per sè molto eccitante. Ma avevo bisogno di più.

VOLEVO VINCERE QUEL CONTEST!

Così mi alzai in piedi, mi misi alla sua destra, mi inginocchiai e tornai a guardarla. I suoi occhi erano sempre lì, ad osservare me e i miei trofei.
L’indice della mano sinistra tornò, alla ricerca del suo clitoride, umido, eccitato e gonfiato dal piacere…
L’indice della mano destra con il medio, invece le entravano piano piano, come in un bel ballo latino-americano, strusciando e piano piano entrando… ma dovevo esagerare…
Così, girai il palmo e lo portai all’insù e le mie dita si inarcarono, andando alla ricerca del suo punto di estremo piacere. Sentivo il suo osso pronto a ricevere i colpi delle mie dita…
Mentre le mie dita lavoravano in sincro e i suoi occhi si giravano in segno di piacere, con le sue mani mi toccò la mia mano che era sul suo clitoride ed urlò: RAGAZZO, NON SMETTERE DI MUOVERLE!
Ed io, cosa potevo fare? Era un piacere… Ma sapevo di poter far di più….
Nella mano destra avevo ancora il pollice, l’anulare e il mignolo liberi… in un momento di follia, levai la mano, ci sputai sopra ad ogni dito e ri-infilai il mio indice e il mio medio all’interno e provai ad usare l’anulare e il mignolo (con molta fatica) a passare le mie dita sul suo buchetto stretto… e la cosa cominciava a piacerle sempre più!
Così, mi alzai, mi rimisi davanti a lei e misi il mio pollice sinistro sul suo clitoride, l’indice e l’anulare all’interno, alla ricerca della sua parte “G”oduriosa e il mio indice della mano destra giocava allegramente con il suo buchetto, che si allargava e si stringeva portandola così ad un immenso orgasmo, squirtando…
Ero sudato, pieno di suo umore e soddisfatto.

Punteggio… 10 su 10…

Non parlo mai male degli avversari, ma su di me posso dire di aver fatto un gran bel lavoro.
#eccoacosatiserveundom