#11 Dicembre

⌛ Questo articolo lo leggi in < 1 minuti ⌛

TECNICA BDSM = Waterplay / Water Bondage

Una tecnica a dir poco pericolosa ma alquanto eccitante per entrambi.
Veniva usata anche durante le deportazioni naziste, come tortura
Si tratta di una pratica basata sulla fiducia, responsabilità e molta attenzione.
E’ il cugino del “BreathPlay”, hanno la stessa inclinazione legata al “togliere il fiato” ma hanno fini e strutture diverse.
Insomma, in parole povere si utilizza l’acqua e tutto ciò che possa “spruzzare” o agitare l’acqua.

La classica situazione di una sessione in stile “water bondage” è sotto la doccia, con la sub legata, e immobile e lo spruzzo della doccia, potente, sulle parti sensibili.
Una situazione estrema invece può essere in vasca, sub legata e dom che agisce sulla sua mente, buttandole la testa nell’acqua e tirandola fuori dopo alcuni secondi.
Una situazione di tortura invece può essere effettuata con un panno bagnato sulla faccia della sub, ovviamente immobilizzata, e dell’acqua fatta scorrere sopra il panno. Da un senso di annegamento e di “totale sottomissione”. E’ MOLTO PERICOLOSO!

Attrezzi: CORDE, MANETTE, CATENE, LUCCHETTI (in stile Houdini), VASCHE, DOCCE, CARRUCOLE e tutto ciò che “spruzzi”, fosse anche una pistola ad acqua.

Torno a ripetere che è una pratica MOLTO PERICOLOSA, quindi non improvvisate!
Esiste un limite molto fine tra il “lo so fare” e il “ci provo”. Fermatevi al secondo cercando di raggiungere il primo!

Attendo esperienze…. 🙂