Il gioco della bottiglia

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Come in ogni gruppo di ragazzi che si rispetti, anche io ho giocato al “Gioco della bottiglia”, quello dove, tutti in cerchio con una bottiglia in mezzo da far roteare sul lato, a seconda di dove si ferma, devi fare “cose” con altre persone.

E fino a qui niente di strano, peccato che mi aveva infilato in questo genere di gioco, la signora che mi fece conoscere questo mondo di perdizione.
Era una sera di marzo, la ricordo bene perchè mancavano 2 settimane alla pasqua e mi invitò a casa sua.
“Questa sera ho delle amiche che vorrebbero conoscerti, non farmi fare brutte figure e porta un amico”.

Chiamai il mio “socio”, un ragazzone di 1 metro e 90, occhi azzurri e capelli rossi di nome Edoardo. Lui con malavoglia, sapendo che sarebbero state tutte donne oltre la cinquantina d’anni d’età, accettò.
Ci trovammo al Parco delle Betulle, scese dalla sua macchina e salì sulla mia. Mi disse: “Ma roba fresca no?!” Io mi misi a ridere e misi in moto l’auto, destinazione “Gioco”.

Arrivammo sotto casa della “sciura”, suonai e non rispose nessuno. Dopo 3/4 tentativi mi chiamò e mi disse: “Ora ti apro e sali al 2 anzichè al 3 piano! Siamo dalla vicina!”
Io guardai in faccia Edoardo e sfregai le mani, anche perchè la vicina l’avevo già vista in un’altra occasione e l’idea di poterla avere in lingerie, ancora una volta, non era niente male!

Salimmo al piano, suonammo al campanello e ci aprì un uomo, trascurato di circa 60 anni e ci disse: “Andate in sala, vi stanno già aspettando”. Seguimmo il corridoio e arrivati davanti alla porta del soggiorno, toccai la maniglia, sospirone, ed entrai.

“ECCOLO IL NOSTRO DOM! UUUH MA CHE AMICHETTO!”, e ci presero le giacche.

Erano 7 donzelle, tutte dai 45 ai 60 suonati ma portati egregiamente bene.
Per semplificare e rendere l’idea di come erano, 4 scure (2 occhi azzurri) e 3 bionde (1 occhi verde/azzurro) con un corpicino niente male.

Ci fecero accomodare sul divano, vinello rosso di rito e via a parlare del gioco.

Per tutta sera non dovevamo fare altro che fare il “Gioco Della Bottiglia” con l’unica differenza che si faceva a step ed alternandoci io e il mio socio.

Insomma, le 7 perpetue in cerchio, sedute e noi ad attendere il nostro turno seduti sul divano.

La ruota gira e cade sulla padrona di casa e… toccava a me…

Si partiva con un massaggio, quindi, dietro alla sorteggiata e massaggio fino al nuovo giro!
Il secondo giro era una limonata, molto molto calda. Ma non con le altre, perchè il bello di questo gioco è che chi veniva sorteggiata, si beccava tutti gli step.

Ma voglio spiegarlo con molta calma.

Il terzo giro, era una leccata di capezzolo…. e già la scena di scaldava, quando metà erano già in reggiseno ed una delle rimaste doveva ancora beccarsi un massaggio.
Quarto giro, palpata di seno e toccata al clitoride.
Quinto giro, inserimento delle dita.
Sesto giro, spanking.
Settimo giro, bondage e spanking.
Ottavo giro, bondage / spanking / rogue.

Ecco, fermiamoci all’8° che di per sè ha già molto da dire.
Erano legate, già percosse e l’aggiunta di rogue creava nell’aria un effetto di magia.
Mi ricordo la bionda, un bel figurino, la presi per i capelli, la misi in ginocchio, faccia a terra e schiaffeggiandola sul suo bel culetto atletico, le facevo strisciare le ginocchia per farla venire verso di me. Molto eccitante vederla soffrire sotto i colpi delle mie mani e il suo piacere lasciare strisciate a terra.

Nono giro, bondage e torture.
Ormai le corde erano già piazzate e vedere i loro capezzoli stringersi tra le mollette del bucato, tutte collegate ad una sola corda, in bocca ad un’altra signorotta, che si alzava dalla sua posizione e tirava strappando le mollette. Per poi fare la stessa cosa sulle labbra della sua fighettina, ormai talmente bagnata da non fare più presa.

Decimo giro, bondage e sensation play.
Legate e bendate, con i mano un bicchiere stile flute vuoto, dietro la schiena. Piume, ghiaccio, frutta fredda e candele. Ed il piacere che scorre sulle cosce verso il pavimento.

Undicesimo giro, bondage roleplay / harem.
La prescelta doveva scegliere 2 o più “amiche” e fare la slave per tutte. La cosa più eccitante è vedere la sua bocca piena di piacere femminile e vederla godere mentre la mia frusta colpiva forte sul suo corpo inerme.

Dodicesimo giro, bondage hard pleasure.
Legata al divano, vibratori e colpi di frusta per mezz’ora, a piacere ininterrotto.

Tredicesimo giro, Venerate e thank.
In ginocchio, ringraziando il proprio dom, vibratore ad ovetto e slegatura.

Insomma, dopo ore ed ore di divertimento, sono qui a raccontarlo.
E’ stata una bella esperienza, molto bella.

Volevo fare un ringraziamento a B. per il suo aiuto per ricostruire questa serata “hot”. Grazie davvero. 🙂