Il numero di carta

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“Scommettiamo che riesco a bere una cassa di birra da 12 in meno di una serata e non mi ubriaco?”

E così iniziò la serata. Una sfida? Ci piace!

“E se non dovessi farcela?”, perché la domanda uscì spontanea, “Potrai colpirmi come ti pare”.

Facciamo un passo indietro. Circa la metà di febbraio del 2015, io e 4 amici di cui 2 ragazze. La sfida me la tirò il ragazzo, bisex, alto circa quanto me, con modi molto simili ai miei.

Mi girai verso una delle due ragazze e indicandola dissi: “Tu non volevi provare ad entrare dentro un uomo? Ecco, ora è il tuo momento!”

Lui rivolse lo sguardo verso di me con aria di sfida e battendo il palmo della mano sul tavolo disse: “Ok ci sto”. La serata prosegue giocando a Twister e lui beve. Noi ovviamente lo invogliavamo a farlo. Giustamente.

Era circa l’una, guardo la cassa ed effettivamente ne aveva bevute otto. Ne mancavano 4. Ma era già brillo, biascicava. Alla nona, si svacca sul divano e mi urla “HAI VINTO, forza sono qui!”. In quelle condizioni non volevo colpirlo, così lo lasciammo dormire e lo svegliammo al mattino alle 6, dopo una serata colossale a 4 con una doppia coppia interessante.

Lo svegliamo, lo leghiamo e la ragazza si prepara con il suo aggeggio di gomma pronto. Allaccia la cintura e pronta si avvicina a lui. Io faccio cenno di fermarsi e lei si allontana.

Lui spaventato mi guarda e dice: “Quindi? Dove sono le fruste? E le corde?”

Io tiro via il maglioncino, lo metto a pecora di fronte a me e slacciò la cintura e lui rabbrividisce.

“Ma se il numero dei colpi lo diamo in mano al caso? 1-2-3 e così via e le figure sono 10. E lei inserirà di conseguenza”

Così, la ragazza prende in mano il mazzo di carte preso dalla libreria mescola le carte. Smazzo come in un gioco di carte vero e proprio e cominciamo a girare una ad una le carte.

Io faccio uscire la cintura da tutte le asole, la faccio su a metà e mi preparo a colpire.

Prima carta, 3 di cuori. Tre cinghiate ed il suo corpo era già caldo, rosso. Seconda carta, 5 di picche. Lei sputa sul suo giochino ed entra, senza pensieri dando 5 colpi secchi. Vedere la soddisfazione in lei e in lui era inebriante. Terza carta, Re di Cuori, dieci colpi assestati e lui alza la mano chiedendo pietà.

“Ti prego basta”. Io guardo negli occhi lei e facendo cenno con la mano lascio continuare lei.

Il caso volesse che il fine mazzo fosse un Re con la conseguente venuta di lui sul divano.

Concludendo. Un mazzo di carte?? Portatelo, non si sa mai…