Il cellulare acceso

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Chiunque mi conosca sa quanto io non ami il virtuale e quanto odi il fatto che si possano leggere i messaggi e non rispondere.
Eppure non è sempre così. Perchè spesso qualcuno la fa anche apposta a comportarsi in un certo modo.

Parliamo di qualche anno fa, credo 2018, l’inizio di questo ultimo periodo fatto di poliamorosità e tante altre belle cose scoperte in quel periodo. Oltre al fatto di essere sposato, condividevo con me stesso il piacere egoistico di guardarmi allo specchio e vedermi costantemente bello.

Come sempre, passavo i miei tempi liberi sui vari social network, dove poi ho conosciuto un ragazzo che mi ha tirato di nuovo nel mondo dei locali notturni. Era in quei posti dove avevo più appeal e di conseguenza anche le coppie volevano il mio numero.

Ricordo che era un venerdì, ed era un periodo caldo, molto caldo. Era quasi verso la fine dell’estate. Vedevo la mia slave e lavoravo di notte in 2 night club, qualche sera a settimana.
“Vieni a lavorare stasera che ho bisogno di qualcuno al bar?” mi scrisse il manager del locale notturno, “Ma certo! per le 11 sono lì”. Mi preparo, faccio cena e vado mentre la moglie doveva ancora tornare a casa dal lavoro.

Arrivo al locale notturno, era ancora vuoto, nessuna ragazza che ballava e nessuna persona ancora aveva varcato la soglia. Eppure ero sicuro mi disse quella sera. Riguardo il telefono ed era giusto. Ero nel posto giusto all’ora giusta. Ma che succede?

Mi raggiunge in manager e mi da in mano una maglietta con il nome del night, mi saluta, mi gira intorno ed esclama: “Effettivamente con una camicia stai molto meglio e poi hai un bel culetto da guardare! Vieni con me al bar”, ed io lo raggiunsi.

Dopo lo spiegazione di dove fossero le cose per lavorare, mi guarda e mettendosi una mano dietro nei pantaloni, mi lascia il telefono interno: “Se per caso arriva una coppia o qualcuno che vuole dei servigi, qualsiasi essi siano, chiamami!”, io annuisco e sistemo le cose per capire dove fossero.

Passa circa mezz’ora ed il locale si riempie di belle persone e brutte facce. Ci sta, è un locale notturno. Dal retro sbuca fuori una ragazza, con la maglietta del locale e dandomi 3 baci (chi l’aveva mai vista?) mi dice di essere la barista che potrebbe sostituirmi… Per fare cosa???

Tra un cocktail, una bottiglia d’acqua e un caffè, si avvicina una coppia di Monza, lei una signora 60enne, tenuta bene, fisico asciutto e tacco 12 da panico e lui classico Signore milanese “con il grano”, si allunga sul banco e con una mano alla bocca esclama: “We giovane, ma qui non c’è nessuno che potrebbe fare divertire la mia donna?”, io faccio cenno di si, tiro fuori il telefono e chiama il manager che mi risponde con un secco “E’ arrivato il tuo momento, dacci dentro”….Scusa?

Lascio i signori al banco e lo cerco nel locale, una volta trovato chiedo: “Che faccio? Vado in auto a prendere la roba?”, lui risponde: “Non ti preoccupare, nelle camere dietro trovi tutto”. In quel momento, a passo svelto esco, vado verso l’auto e prendo almeno i preservativi, non si sa mai, mi dico tra me e me.

Rientro e mi squilla il telefono, mio personale. Era la signora di Castelletto.
Una donna pimpante molto masochista.

“Ehi ciao, purtroppo non posso venire! Sono al night, sto andando nel retro con una coppia!”
“E allora perchè hai risposto? Io sono qui con un amica, vorrai mica lasciarci da sole?”

Ora mi chiedo…. Perchè ho lasciato quel maledetto telefono acceso?