Lega stretto

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È un po’ di tempo che la sera, in compagnia, frequento un locale. No. È niente di particolare, è un bar nascosto agli occhi di molti. Quei posti che sai che esistono ma non ci sono perché sarebbe meglio non sapere.

Ma è un posto tranquillo, fatto di belle persone, con battute al limite e con molta leggerezza. È veramente un posto in cui mi ci trovo bene.

Spesso c’è un ragazzo, che ha attirato la mia curiosità dal primo giorno che l’ho visto. Ha un nome comune, è alto e ha i capelli ricci. La cosa che mi ha attirato tantissimo dal primo giorno è che alle battute spinte, risponde sempre molto risoluto e interessato alla situazione. Un tipo di persona che ha un sorriso fantastico ma sai che sotto sotto è la persona più stronza che tu possa mai aver conosciuto. Un gigante buono ma con il carattere da Dottor Jekyll e Mr. Hyde.

Durante una partita a calcetto, dopo una partita palesemente persa, lo guardo fisso negli occhi e gli dico: “Beh, ricorda che ho delle corde nella borsa”, i suoi occhi si illuminano e mi fa l’occhiolino. La mia mente in quel preciso momento ha cominciato a fantasticare. Non so spiegare il perché ma il pensiero di avere un ragazzo giovane, più alto di me sotto il mio dominio, ha risvegliato i miei bisogni sadico/fotografi della mia mente.

Il perché in fondo lo so, è un ragazzo buono, a detta di tutti gli piace qualcosa di diverso da me, ma allo stesso tempo riesce a stimolarmi. A dire la verità tutto ciò che è omosessuale mi stimola. In particolar modo ciò che non posso avere come le ragazze Lesbo. Ma quello è un altro discorso.

“Se perdi ti lego” e lui sorridendo e con faccia di sfida come se sapesse: “Lega stretto, molto stretto”.
“Cosa credi che scherzo? Guarda la corda” tirando fuori dallo zaino la mia corda rossa in cotone. Lui allibito mi guarda, e mi accingo a lavarmi le mani, mentre la mia amica (slave) sblocca il telefono e le fa vedere una foto fatta tempo prima. Lui la guarda ed esclama “Uh, stretto, MOLTO STRETTO”….